Auhr, la primigenia, si spense innumerevoli eoni orsono.
Furono gli antichi Dei a smarrirla.
Ciò accadde poiché venne perduto il Senno.
Giunse allora An-Kruàch, la morte del vento, e la terra inaridì.
In una sola epoca Arcàl sprofondò in Nur-Goè.
Mù-Or-Dyn fu il padrone di ogni lembo di terra.
Eoni su eoni trascorsero e le creature rimasero quiescenti.
Myrcil da quel tempo divide il mondo e nulla si sa dell’Oltre.
Myrcil è detta l’Invalicabile.
Nemmeno il pensiero può oltrepassarla.
Arcàl cadde in lungo letargo e purificò le membra avvelenate.
Sterminate coltri bianche la ricoprirono, accudendola.
Sotto, la Vita sarebbe tornata e venne infine il tempo del risveglio.
Auhr si ridestò e le tetre nubi su Arcàl diradarono.
Il primo raggio si accese su Hyn,
la grande isola bianca a nord di tutto.
Dalla Tenebra emersero i quattro.
E sorse Silaur, detto il primo, portatore della luce Dorata.
E sorse Anilaur, detta la prima, portatrice della luce Argentea.
E sorse Filaur, il piccolo, portatore della luce Azzurra.
E infine Nuxaur, l’antico, portatore della luce Oscura.
Furono i primi, loro il compito di ridestare la Vita in Arcàl.
Ognuno avrebbe seguito la via tracciata da Destino.
Silaur diresse a nord i suoi passi e ridestò Waqya delle nevi.
Anilaur diresse a est i suoi passi poiché la sua luce lo anela.
Filaur ristette, non si mosse, attese e nel profondo scese.
Nuxaur diresse le sue orme a sud, dove la sua luce coltiva l’oscurità.