gufi di sirio
Razza di Appartenenza : Ulgan
Reparto di elite della guardia della casata reale Ulgan.
Si tratta di un reparto scelto composto dai più abili e coraggiosi guerreri dell’esercito ulgan. Vengono scelti direttamente dal re ulgan su indicazione dei maestri d’arme più vicini alla casa regnante. Sono impiegati in missioni pericolosissime, letali e segrete. L’intero reparto, che risiede in una piccola struttura protetta all’interno della cittadella fortificata di Sulltain, è del tutto dedicato alla sicurezza della famiglia regnante e alla stabilità in Arkhesya. Si tratta di guerrieri preparatissimi e addestrati ad ogni tipo di combattimento. Molti di loro svolgono anche il ruolo di raffinatissime spie, in grado di infiltrarsi in ogni luogo, regno, palazzo impossibili da scoprire. Le spie sono chiamate i Gufi Ombra per la loro perfezione nello scomparire. La squadra dei Gufi di Sirio è composta da una decina di ufficiali selezionati e comandati da un unico capitano in diretto contatto con il regnante stesso. Non sono solamente guerrieri ma sono tenuti a formarsi una ampia conoscenza di tutta la storia di Arkhesya.
Esiste un reparto segreto all’interno di questa elite di guerrieri e sono conosciuti come le dodici Lamebianche che accompagnano il capitano nelle imprese più ostili e difficili, sempre mortali. Di questi dodici nessuno sa nulla, né dove vivono né come agiscono. Sono al diretto comando del capitano e del re.
La leggenda narra che fosse stata nientemeno che la celebre maga Gatra a fondare l’ordine dei Gufi di Sirio, nati inizialmente come ordine segreto di tredici componenti, capitano compreso, e poi invece allargato a comparto di elite a servizio della casa regnante.
Tra i capitani più famosi, dei pochissimi conosciuti nella storia per ovvi motivi di segretezza, vi è senz’altro Kay Teagryn, padre di Dhyan protagonista della saga I veggenti di Arkhesya. Di Kay si conosce pochissimo, ma si è pressochè certi che fu un capitano dal valore cristallino impegnato più volte a salvare la vita della regina del suo tempo, la regina Ishrad.
Altri nomi conosciuti di questa elite sono: Rinch, guerriero valorosissimo e abilissimo con la spada, Edom, capitano per un certo tempo divenuto poi celebre per aver accompagnato Dhyan nel suo viaggio alla scoperta del suo lignaggio semidivino. A quel tempo però era capitano Ghernal, un valorosissimo guerriero che comandava l’intero reparto.
Lo stemma è un grande Gufo di fronte alla stella Sirio splendente.
Leggenda: la leggenda della nascita dei Gufi di Sirio narra che Gatra, una volta terminata l’ultima battaglia delle Grandi Guerre, quelle che sancirono la definitiva sconfitta dei wirapi di Magogur, venne invitata a Sulltain dove si era appena insediato il genrale Ouramath Kalpath ora con il titolo di re e primo sovrano del regno Ulgan e della casata Kalpath che ancora regna. Re Ouramath ricevette con tutti gli onori la grande maga che aveva annientato, pressoché de sola, il Concilio Nero e le chiese cosa voleva in cambio. Le avrebbe dato terre, onori, castelli… tutto ciò che voleva. La giovane maga però, dal carattere molto schivo e per nulla desiderosa di apparire rispose, come al solito, in maniera lapidaria: “Desidero essere lasciata in pace.”
Le cronache riportano che fece un affrettato inchino al nuovo sovrano e poi si volse per andarsene. Il re non sapendo che fare provò a dire: “Maga Gatra, abbiamo ancora bisogno dei tuoi servigi a corte, questo popolo ha bisogno di figure come la tua per rimanere unito e forte contro le insidie dei popoli del nord.” Gatra rispose: “Non sono chi cercate”, e poi forse mossa dal desiderio di aiutare questo nuovo regno appena nato aggiunse: “Datemi 12 dei vostri guerrieri migliori, li addestrerò personalmente e ne farò la vostra guardia personale. Questo è tutto ciò che posso fare per voi.”
Il re a quel punto accettò e per un anno i dodici rimasero con Gatra che li addestrò come solo lei sarebbe stata in grado trasformandoli in dodici macchine di morte, in grado di affrontare da soli interi battaglioni e sbarazzarsene. Di quei dodici iniziali nessuno sa nulla, i nomi e le gesta sono rimaste un segreto, ma si narra che fu grazie a loro che il primo re riuscì a costruire il novello regno ulgan senza temere di essere ammazzato dai numerosi nimici e detrattori. Ancora oggi ogni membro dei dodici, dopo cinque anni di servizio, sceglie il suo successore e lo addestra, alla sua morte la recluta prendere il suo nome, che è il nome del primo dei dodici. Quindi, per questo, i dodici mantengono i nomi dei primi componenti la squadra.