altre città
Omy: Isola Sersea - Seleynidi
Capitale dell’isola di Sersea. Famosa per essere un’isola praticamente del tutto femminile e lo dimostra la scarsissima presenta di maschi di ogni genere, anche animali. L’Ordine dell’Ombra Lunare ha sede in un luogo segreto e sotterraneo di questa città. Tutte le Seleynidi sanno raggiungere la sede e sanno che esistono nei dintorni di Omy delle entrate segrete per raggiungere i luoghi segreti dell’ordine magico al femminile. Omy è anche per questo una cittadina quasi completamente femminile ed abitata da tutte le etnie di Arkhesya, eccetto pochissime presente morgni tuttavia tollerate. Viene praticata l’agricoltura e tutti i prodotti della terra sono particolarmente ricercati e le case regnanti così come le famiglie più abbienti gradiscono molto i prodotti delle fattorie di Omy.
Magogur Dentedicane: Nord Est Lago Malek - Wirapi
Fortezza del male. Abitata dagli Wirapi, ordine degli stregoni neri, che da questa rocca non hanno mai smesso la loro continua ricerca del potere su Arkhesya, non dando tregua agli altri popoli e infestando la penisola di demoni e creature malvagie. L’attuale nome è una contrazione, avvenuta negli anni, dell’antica cittadella fortificata Magor Gai Hur che potrebbe approssivativamente essere tradotta con La rocca del dente di cane infatti ancor oggi il nome spesso utilizzato è proprio Dentedicane. La cittadella di Magogur è un tetro gioiello di architettura dannata, incastonato in una vallata brulla, scarsamente illuminata dal sole, con alle spalle le altissime pareti di roccia della catena dell’Ankryod che ne costituiscono una difesa naturale inespugnabile. Le alte fila di mura del fronte sud est, costruite in epoche ormai dimenticate e frutto della magia malata degli antichi stregoni, sono strutturalmente saldate, con qualche oscuro incantesimo, alle difese naturali di dura roccia nera e rendono così il luogo inespugnabile. Alle spalle delle torri stagliano i tre alti picchi: Picco del Canenero, Picco Insanguinato e Picco del Dentecavo dove in tempi remotissimi viveva la folta comunità degli enormi Draghi Rossi, macellatori di creature viventi, tra le creature più letali mai viste in tutta Arkhesya.
Adiacente alla roccaforte fortificata si trova Furcifeo un minuscolo sobborgo con case e abitazione fatiscenti dove abita la peggior feccia del mondo di Arkhesya. Morgni rinnegati e cacciati anche dai loro rispettivi clan, orchi al soldo degli stregoni, tagliagole e assassini che non avrebbero patria in alcun altro luogo di Arkhesya. Della fortezza impressionano le imponenti mura e le altissime torri nere come pece che incutono terrore al solo guardarle. L’intera costruzione è stata concepita, fino all’ultimo cubo di roccia dura, per incutere in chi la vede terrore e sofferenza. Le brume fitte, che si addensano da tempi immemorabili sulle plaghe attorno a Magogur, hanno la proprietà di creare un grave stato di depressione e mestizia anche solamente a osservarle da grandi distanze.
Negli antichi poemi e canti si parla di come gli eserciti che si avvicinavano alle mura della fortezza nera ne fossero soggiogati, oppressi e molti di loro, senza nemmeno combattere, gettavano armi e vessilli e fuggivano in preda al terrore.
Klaniagrava è il nome della grande piana antistante a Magogur e il suo significato è approssimativamente Plaga pestilenza quasi a chiarire cosa accade in chi vi mette piede. Da sempre quelle terre sono collocate in un luogo in malato, triste, quasi che la natura tenti in qualche modo di comunicare il suo dolore atavico. Tutto intorno, per miglia e miglia, la terra agonizza e il silenzio è rotto solo di rado dalle stridule grida dei grandi uccelli da rapina. I vegetali che nascono in quella plaga sono duri sterpi da cui non nascono che aculei uncinati lunghi un palmo. Le poche specie di animali che abitano quei luoghi vivono nel più assoluto silenzio e i loro colori sono sbiaditi e grigi come il paesaggio, nel tentativo di rendersi invisibili ai terribili predatori che cacciano in quelle zone. Esistono in quelle regioni creature da incubo che incutono terrore al solo pronunciarne il nome.
La fortezza è quanto di più terrificante sia stato concepito da una mente deviata come quella degli stregoni neri delle epoche antiche e dà l’idea di una perla nera partorita da un tridacne maledetto per rendere più cupo il mondo con il suo colore tetro.
Brast: Est Lago Ry - a lungo disabitata poi dravide
Fortezza dealantita, rimasta disabitata e abbandonata per lunghissimo tempo. Le notizie su questo luogo sono così segrete da essere conservate in un antico libro. Recuperate quel libro e scoprirete i segreti di Brast e la Genesi dell’intero mondo di Arkhesya. Se siete curiosi scrivetemi.
Bedy Gelacqua: Nord Colline Slopery - Misto di etnie
Cittadina di mare. Luogo d’incontro di tutte le etnie. Città molto antica di Arkhesya, si pensa che l’insediamento originale sia addirittura opera degli antichi dealantiti che in queste zone sarebbero sbarcati all’inizio dell’Evo Antico. È collocata a nord-ovest sulla baia che da sul mar Necold. È possibile fare anche incontri spiacevoli in questo luogo, ma qui bazzicano veramente tutti i più improbabili figuri di Arkhesya. È un luogo di confine e, nonostante sia una città ulgannon esiste un vero e proprio governo. La maggioranza ulgan dovrebbe fare la differenza, ma si tratta spesso di reietti e di individui non più desiderati dalla popolazioni del Sicland che si rifugiano qui come in tutte le zone di confine o sul mare. Qui non esiste regola se non la sopravvivenza, tutto o quasi è lecito e vige la legge del taglione. Essendo una cittadina sul mare le attività sono prettamente quelle della pesca e del commercio, ma esistono anche coltivazioni e allevamenti in misura contenuta. In sostanza ognuno cerca di farsi gli affari suoi senza chiedere o pretendere nulla dagli altri. Sostanzialmente non è una comunità, ma un aggregato di individui che sopravvivono alla meglio. La nutrita presenza dell’etnia morgni provoca ancor più confusione. Non di rado si incontrano anche stregoni reietti, maghi raminghi, streghe dei monti e molte altre razze, elfi oscuri compresi che qui vengono a volte a comperare qualcosa. Tutti quelli che frequentano Bedy, di norma, sono poco raccomandabili a chi vuole tenersi la testa attaccata il collo.
Archemur: Foresta Gunay - Dravidi
Cittadina magica dei maghi bianchi. Mistero e impenetrabilità. Introvabile se non attraverso la magia e la guida di un mago dravide accreditato. Questa cittadina ha la capacità, da quando è stata costruita, di rimanere occultata grazie alla magia anche all’interno della stessa foresta impenetrabile del Gunay. Il Gunay è una foresta magica infestata da creature demoniache assetate di sangue che, loro malgrado, proteggono la grande cittadina magica. L’accesso ad Archemur può avvenire solamente attraverso quello che i maghi chiamano “aggancio”. Questo aggancio è una creatura magica, tipo una farfalla, che apre un portale magico all’interno del Gunay da dove i maghi entrano nella piccola piana magica dove è costruita Archemur. Archemur nell’evo Odierno è innanzitutto una scuola ed una immensa biblioteca di conoscenza magica e storica del mondo di Arkhesya. Durante le grandi guerre è stata anche un utilissimo punto di appoggio per la Coalizione dei popoli liberi contro l’alleanza tra Stregoni neri e Morgni. In quel periodo I maghi di Archemur allestirono anche grandi dispiegamenti di difese magiche e misero a punto potenti magie per scandagliare la posizione delle truppe nemiche sul territorio di Arkhesya.
Furcifeo: Nei pressi di Magogur - etnia wirapi
Villaggio fantasma, minuscolo, alle porte della fortezza nera Magogur e abitato esclusivamente da farabutti, briganti, sicari prezzolati e tagliagole. Ci sono un po’ di casupole, qualche locanda dai nomi impronunciabili, un emporio scalcagnato e poco altro. È abitato per modo di dire da briganti in attesa di incarico che arriva dalla fortezza nera. Una volta a settimana arriva uno stregone nero e assolda quanti servono per lavori sporchi di brigantaggio, spionaggio e assassinio pagando il dovuto in oro o pietre preziose. Poso altro si può dire su questo posto dove non c’è nulla se non dolore, lussuria, gozzovigilo e tutti i peggiori lestofanti di Arkhesya.